Recessione e repressione: da Madrid a Roma

il Simplicissimus

Pallottole di gomma. Il liberismo che annaspa nelle sue contraddizioni, nel disegno esploso di meccanismi inceppati, alla fine ha trovato la sua soluzione non in qualche nuovo posticcio teorema spacciato per scienza, ma nella repressione violenta delle proteste. Quello che sta succedendo in Spagna dove ampi settori dell’esercito e della polizia simpatizzano con le piazze, è  in realtà nelle inquietudini e negli incubi di molti ministeri dell’interno,  soprattutto del nostro dove la maggior preoccupazione è per le conseguenze delle “riforme” e dell’impoverimento generale: si dà per scontato che si dovrà affrontare la piazza.

Fino ad ora si è cercato di agire e di arginare attraverso un’opera di intimidazione diciamo così “amministrativa” che bypassa i tribunali e si appoggia a fogli di via e “avvisi” orali, alla minaccia autoritaria, ma informale, cosa che di certo non stupisce in un Paese dove il ricatto, la pressione promana persino dalle più alte autorità…

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